Seduta Aula 389 - 8 Ottobre 2003
L’ordine del giorno prevede, al primo punto, l’elezione di un questore, in sostituzione del dimissionario Nino Granara (FI), nominato nell’aprile scorso a capo dell’autorità del porto di Cagliari.
In apertura dei lavori, tra le altre comunicazioni, il presidente ha annunciato il passaggio dell’on. Andrea Pirastu (FI) dal gruppo di Forza Italia a quello Misto e la nomina dell’on. Antonio Cappai a presidente del gruppo UDC, in sostituzione dell’on. Roberto Capelli, diventato assessore. L’on. Cappai si è anche dimesso dall’incarico di segretario dell’ufficio di presidenza.
Elezione di un questore
Prima di indire la votazione, il presidente ha ricordato le modalità della votazione (a scrutinio segreto, un solo nome per volta; viene eletto chi ha riportato la maggioranza assoluta dei voti, in caso contrario si procede al ballottaggio).
Sull’ordine del giorno, è intervenuto l’on. Piersandro Scano (Misto - Democratzia), il quale ha chiesto una riunione della Conferenza dei presidenti dei gruppi per "esaminare la situazione di disagio che si è creata recentemente a proposito di alcune decisioni dell’ufficio di presidenza".
L’on. Antonio Cappai (UDC), dal canto suo, ha proposto l’elezione di due segretari (uno per la stessa UDC, l’altro per il gruppo Misto), immediatamente dopo l’elezione del questore.
L’on. Gianmario Selis (Margherita), intervenendo sempre
sull’ordine dei lavori, ha sollecitato un approfondito dibattito sull’attività
dell’ufficio di presidenza, sulle sue decisioni, ma anche sull’attività, la
produttività e la trasparenza dell’intero Consiglio e dei suoi organi.
Selis, condividendo le proposte di Scano, ha confermato l’opportunità di una
Conferenza dei capigruppo e la necessità di un dibattito in Aula "sul
funzionamento, le decisioni, la trasparenza" dell’attività del
Consiglio.
La convocazione della Conferenza dei presidenti dei gruppi è
stata sollecitata anche dall’on. Luigi Cogodi (RC), il quale ha chiesto una
"necessaria" regolamentazione del dibattito sulle "recenti
vicende che riguardano l’ufficio di presidenza".
Cogodi ha anche sollecitato la presidenza e la segreteria generale a
consegnare" ai capigruppo e agli stessi consiglieri, perchè finalmente lo
conoscano, il provvedimento all’origine della discutibile vicenda".
Cogodi ha quindi, ricordato che analoga richiesta scritta era stata a lui
presentata il 22 settembre scorso, ma ancora senza alcun risultato.
Il presidente Biggio, dopo aver ricordato che, col sistema delle Conferenza dei capigruppo, si paralizzano i lavori dell’Aula, ha ribadito che gli ordini del giorno dei lavori consiliari vengono decisi dalla stessa Conferenza, e quella che ha stabilito il programma di questa giornata di lavoro si è tenuta solo pochi giorni fa.
Comunque, il presidente ha sospeso la seduta e convocato i capigruppo.
Alla ripresa dei lavori, l’on. Biggio ha comunicato che i
presidenti dei gruppi decideranno in una prossima riunione, che sarà convocata
subito dopo "la consegna della norma in questione (la delibera istitutiva e
quella di revoca del riconoscimento delle invalidità per causa di servizio) ai
singoli capigruppo ed ai consiglieri", lo svolgimento dell’eventuale
dibattito in Aula.
La Conferenza dei presidenti dei gruppi, ha aggiunto Biggio, ha anche deciso il
programma dei lavori consiliari, che riprenderanno mercoledì prossimo con l’inizio
dell’esame della nuova legge elettorale.
Il presidente, ricordando brevemente le modalità di voto, ha quindi indetto la votazione, a scrutinio segreto, per l’elezione di un questore.
Al termine delle operazioni di voto e di scrutinio, il presidente Biggio ha comunicato i risultati della prima votazione: Presenti 74, Votanti 74. Hanno ottenuto voti i consiglieri: Claudia Lombardo 33, Enzo Satta 32; schede bianche 9.
Si è reso necessario, quindi, il ballottaggio tra i consiglieri Lombardo e Satta.
Al termine delle operazioni di voto, il presidente ha comunicato il risultato: Presenti 71, Votanti 71; schede bianche 6; Lombardo 28 voti; Satta 37 voti.
Pertanto, è stato proclamato eletto l’on. Vincenzo Satta (FI), il quale ha immediatamente dichiarato di "non poter accettare la nomina a questore".